Come lo Stato vuole schedare tutte le associazioni italiane
17 Maggio 2019 | Chiara Fiocchi
La Riforma del Terzo Settore prevede molte novità.
La più rilevante è l’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore – RUNTS, un nuovo registro nazionale che andrà a sostituire i vari registri provinciali e regionali di APS, Onlus e ODV.
Si tratta di una importante semplificazione e di un fortissimo passa avanti nella mappatura delle associazioni Italiane.
Infatti l’introduzione di questo nuovo registro non può che essere parte di un disegno più ampio, che ha come obiettivo la schedatura della gran parte delle associazioni italiane.
Non a caso l’istituzione del RUNTS arriva pochi mesi dopo l’introduzione del nuovo Registro CONI per le associazioni sportive dilettantistiche.
L’obiettivo di questi registri è quello di raccogliere più dati possibili sulle associazioni. Dati che al momento non ci sono o sono disseminati in registri e database diversi, al punto di renderli quasi irreperibili.
L’istituzione dei due registri nazionali permetterà la raccolta, il confronto e l’accesso rapido a moltissime informazioni relative alla maggior parte delle associazioni italiane, e sicuramente di quelle economicamente più grandi.
Tali dati saranno messi a disposizione dello Stato (rimandiamo alla lettura del nostro libro “la riforma del terzo settore fa schifo” per tutte informazioni a supporto di queste affermazioni).
Già nel 2018 il registro del CONI ha iniziato questo tipo di raccolta in cui sono inclusi i dati contabili e i dati dei responsabili legali delle associazioni. Da agosto 2019 il registro del CONI sarà affiancato da quello degli ETS per concludere la “mappatura” delle associazioni.